Una volta in più ho avuto la fortuna di vivere un’esperienza entusiasmante in mezzo a persone straordinarie e non intendo certo perdere l’occasione di raccontarvela. Mi riferisco in particolare all’opportunità che ho avuto, insieme al coach Lucia Francolini, di lavorare con la Nazionale di volo a vela, una disciplina che in Italia non è particolarmente conosciuta né promossa dai media nazionali ma che ha nella nostra nazione ha una interessante diffusione specialmente fra persone speciali capaci di competere a livello mondiale.
Il volo a vela, o volo in aliante, è uno degli sport davvero entusiasmante poiché fonde la capacità tecnica di condurre un velivolo più pesante dell’aria a fare cose apparentemente impossibili come veleggiare per centinaia di chilometri, con la strategia e la tattica necessaria ad arrivare prima degli altri concorrenti ad un traguardo lontano. I velivoli moderni dispongono infatti di una capacità di performance straordinarie alle quali il pilota, oltre le capacità aeronautiche, aggiunge la capacità strategico tattica di prendere decisioni in modo appropriato, veloce e strategico.
L’opportunità di portare il nostro sistema di wave coaching a questi straordinari atleti si è aperta qualche mese fa quando, dialogando con Luciano, coach della Nazionale, ho avuto modo di raccontare il nostro approccio e il nostro stile nello sviluppare performance di alto livello con atleti di ogni tipo e di ogni livello.
Da quel breve dialogo, avvenuto ormai qualche mese fa, è nato un progetto di sviluppo che mette al centro le neuroscienze nella costruzione dei risultati degli atleti della squadra nazionale e nelle varie discipline in essa rappresentate.
In modo del tutto improprio e semplicistico è importante sapere che le gare di volo a vela sono fondamentalmente gare di velocità nelle quali gli atleti si sfidano a raggiungere più velocemente il punto di arrivo pur non avendo, in linea teorica, le risorse necessarie per poterlo fare poiché la loro quota, rispetto alla capacità (efficienza) dell’aliante stesso, non sarebbe sufficiente a raggiungere il punto di arrivo. Per fare questo, infatti, i piloti devono avere la capacità di sfruttare le condizioni meteorologiche, le correnti ascensionali e le risorse che offre la natura per poter guadagnare altitudine e velocità e quindi raggiungere la linea del traguardo (approfondisci su wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Aliante o sul sito della federazione http://www.voloavela.it).
Questa non è che una enorme semplificazione di tutte le discipline che la squadra si troverà ad affrontare nelle prossime date dei vari campionati, non ultimo quello del mondo.
Una competizione di questo tipo richiede l’attivazione di ogni parte della mente di un atleta e presenta diverse complessità fra le quali il tempo di attesa, la pazienza, la capacità di decidere, la lettura dell’ambiente e molte altre situazioni che sfidano sia la dimensione razionale che quella emotiva degli atleti.
In questo scenario il ruolo del Wave coaching è quello di sviluppare ulteriori competenze per elaborare la realtà e decidere in modo appropriato ed efficace, oltre che introdurre il tema della leadership emozionale per fare in modo che la mente più profonda ed emotiva si trasformi in una risorsa e non una interferenza.
Nei due giorni passati con gli atleti della nazionale abbiamo avuto modo di introdurre il nostro modello e sperimentare, seppur senza andare in volo, alcuni esercizi e competenze di base. Alla fine del primo weekend il risultato è stato quello di generare aspettative ed entusiasmo; ora si tratta di portare le nuove conoscenze e consapevolezza la dove servono: in cielo.
Avremo infatti la possibilità di portare, con Lucia Francolini, le nuove competenze direttamente nell’abitacolo dei piloti e permettere loro si sperimentare strumenti e strategie del wave nelle sessioni allenanti e trasformare le nuove conoscenze teoriche strumenti pratici.
L’occasione sarà quella del ritiro della squadra a Calcinate del Pesce nel corso della settimana di ritiro tecnico di marzo.
E’ entusiasmante pensare che il WAVE coaching stia crescendo non solo negli sport terrestri ed acquatici ma anche in quelli aeronautici ed in special modo in un mondo così appassionante come il volo a vela, nel quale le emozioni e la mente fanno la differenza ed in special modo di farlo con persone eccezionali come i nostri piloti della nazionale.


Il Wave e il volo a vela
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